“GIUBILEO DI PURIFICAZIONE”
Il relativismo ha impregnato la nostra cultura e l’uomo tende ad allontanarsi da Dio per farsi dio e spesso si fa prendere dalla disperazione e non distingue più il bene ed il male. Il cristiano, nei momenti di debolezza, confida nella misericordia di Dio affinché l’aiuti a risollevarsi dalla polvere. Il male lo troviamo negli uomini ed in alcuni ecclesiastici, che si servono del nome di Dio e abusano delle loro funzioni nella Chiesa per perpetrare le loro nefandezze, pedofilia – omosessualità e altre villanie. Il Papa Pio XII, nell’anno 1958 affermava: “sento intorno a me dei novatori che vogliono smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti, procurare il rimorso per il suo passato eroico! Ebbene, mio caro amico, ho la convinzione che la Chiesa di Pietro debba appropriarsi del proprio passato, altrimenti si scaverà lei stessa la tomba… Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato rinnegherà il suo Dio, in cui la Chiesa dubiterà, come Pietro ha dubitato, che Suo Figlio non è che un simbolo, una filosofia come tante altre e, nelle chiese, i cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta, come la peccatrice che gridò davanti alla tomba vuota: dove l’hanno messo?”. La gerarchia ecclesiastica, nonostante sia a conoscenza del fatto che soggetti religiosi alimentano la “sporcizia” nella Chiesa con la loro condotta nefanda, non fa nulla nei loro confronti. Perché? Tali soggetti, infatti, sono un attacco alla credibilità della nostra Santa Madre Chiesa. L’ASSOCIAZIONE PRO PADRE PIO – L’UOMO DELLA SOFFERENZA, dall’anno 2007, ha reiteratamente chiesto al Santo Padre di purificare la Chiesa disponendo l’allontanamento di religiosi ed ecclesiastici che sono stati e sono motivo di scandalo ed ha enunciato che nel Convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, nella casa di Dio, quale dimora per il Suo figlio prediletto Padre Pio, vi sono alcuni frati, che sono motivo di scandalo per la popolazione e per i fedeli, a causa della loro condotta violenta e vessatoria, rapporti carnali, omosessualità e quant’altro. Tra di essi, vi è anche un frate che, a seguito di reiterati rapporti sessuali con una suora, l’ha indotta a lasciare l’abito delle clarisse, le ha comprato un immobile con le offerte dei fedeli ed ha con la stessa da anni un abituale rapporto di convivenza more uxorio. Il Papa Benedetto XVI “operaio nella vigna del Signore” ci ricorda che esistono il bene e il male e chiede che non vi siano più lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, della donna, dell’essere innocente. Perché il Papa non allontana dalla Chiesa i religiosi che con la loro condotta allontanano i fedeli dalla Chiesa? Coraggio, coraggio Santo Padre Benedetto XVI, Le chiediamo di proclamare il “GIUBILEO DI PURIFICAZIONE” della Casa di Dio.
Il Presidente Francesco TRAVERSI
|