Calcio Foggia, lo Zaccheria č ancora tabł. Bene Agodirin che sigla il goal del pari, ma il migliore č il portiere Ginestra 30/11/2011
Foggia, lo Zaccheria è ancora tabù. Bene Agodirin che sigla il goal del pari, ma il migliore è il portiere Ginestra.
Campo di casa ancora ostico per la truppa di Stringara che, dopo due successi in campo esterno negli ultimi cinque turni ( Foligno e Ferrara, contro la Spal), non riesce ancora ad infrangere il tabù- Zaccheria, dove la vittoria manca dal 25 settembre scorso, gara col Monza, unica vittoria casalinga di questo Campionato. Avversario di turno il Sorrento, compagine solida, ben messa in campo con dichiarate ambizioni d’alta classifica. Reduci da un brillante pareggio a Terni contro la capolista, i campani anche a Foggia hanno confermato le proprie qualità, imbrigliando i Satanelli in una prima parte di gara durante la quale i padroni di casa non hanno creato la benché minima preoccupazione al portiere Generoso Rossi. Nelle dichiarazioni del dopo-partita , il tecnico Francesco Calzona, in panchina al posto dello squalificato Sarri, non ha fatto mistero delle ambizioni dei suoi, scesi in Capitanata con il dichiarato intento di fare punteggio pieno. Impresa non riuscita , forse, per scarsa convinzione dei suoi ragazzi, o magari per merito (diamo a Cesare ciò che è di Cesare) dei calciatori foggiani che, dopo una prima parte di gara un po’ in sordina, hanno saputo tirare fuori le unghie, una volta passati in svantaggio, prima riequilibrando il risultato con una caparbia azione del capitano Agodirin, poi difendendolo con un superlativo Paolo Ginestra, infine tentando addirittura il colpaccio, non riuscito solo per la scarsa incisività della prima-linea rossonera. Partita in definitiva dai due volti, per i rossoneri di casa, che, come spesso è capitato, hanno avuto un approccio sbagliato alla contesa, salvo reagire una volta colpiti. Limiti caratteriali , o fors’anche tecnici, di una squadra quasi sempre double face nell’arco dei 90 minuti, sia durante la gestione Bonacina che con l’attuale guida tecnica. Di positivo , a nostro avviso , oltre all’ennesima conferma di Ginestra che con un paio di superparate ha letteralmente salvato il risultato, l’orgoglio dell’intero gruppo nel voler rimettere in piedi la partita , tentando anche di vincerla, dopo il goal dell’uno a uno. Solita nota dolente, la prima linea, all’interno della quale si avverte chiaramente la necessità di una prima punta che sappia essere incisiva negli ultimi 16 metri e dia profondità ad una manovra troppo spesso dipanata per vie orizzontali.