Marino: “La Regione deve accelerare la programmazione delle stazioni dell'umido in Capitanata”

“Occorre accelerare la programmazione e la costruzione delle stazioni dell’umido nella provincia di Foggia prima dell’entrata in vigore dell’ecotassa”. A chiederlo, in una interrogazione indirizzata all'assessorato regionale all'Ambiente, è il presidente della III commissione consiliare (sanità), Dino Marino.
“Tutte le politiche della Regione Puglia in materia di rifiuti solidi urbani – spiega Dino Marino - vanno verso la crescita della raccolta differenziata. In provincia di Foggia molti comuni hanno iniziato la raccolta differenziata e a San Severo, che conta 56mila abitanti, la stessa ha raggiunto il 50%. Purtroppo però sul territorio esistono diverse piattaforme per l'accoglimento della frazione differenziata, ci sono discariche con molti problemi per l’accoglimento dell’indifferenziato, ed un solo centro per la raccolta dell'umido a Deliceto al servizio dell'ex Ato Fg5”.
Un solo centro dell'umido che, secondo Dino Marino, non basterà ad accogliere tutto l'umido del territorio quando anche gli altri comuni raggiungeranno percentuali importanti e che ammette solo un'impurità dell'1% che viene inoltre valutata dal gestore stesso dell'impianto.
“La piattaforma di Deliceto per la raccolta dell'umido – continua il presidente della III commissione - ha una capacità massima di 30 tonnellate al giorno ed ammette una percentuale di impurità dell'1%. Basta considerare che solo il comune di San Severo produce 25 tonnellate al giorno di umido per rendersi conto di come questo impianto sia insufficiente ad un intero territorio. Inoltre attualmente il costo di smaltimento per la frazione umida nella discarica di Deliceto è di 65 euro a tonnellata che passa a 140 euro se le impurità superano l’1% ad insindacabile accertamento del gestore dell’impianto, vanificando così ogni sforzo fatto nella raccolta differenziata. Ecco perché ho chiesto all'assessore all'ambiente Lorenzo Nicastro di verificare o modificare la convenzione con i concessionari della discarica di Deliceto per evitare che il livello delle impurità sia definito dai gestori dell’impianto che poi indirizzano il prodotto tra l’indifferenziato a prezzi più che raddoppiati”.
I tempi di programmazione e costruzione di nuove piattaforme infatti, secondo l'esponente del Pd, saranno più lunghi di quelli in cui entrerà in funzione l’ecotassa, 1 gennaio 2013, e gli stessi aprono una contraddizione tra la giusta spinta della Regione all’incremento della raccolta differenziata e l’impossibilità di smaltire l’umido nella provincia di Foggia, con la conseguenza che non si produrrà alcun risparmio anzi i costi potranno persino lievitare.
“Alcuni giorni fa – conclude Marino -, l’unico impianto privato per il trattamento dell’umido in concime organico per l’agricoltura, il cui sito è ubicato nell’agro di Lucera, è stato messo sotto sequestro dalle autorità giudiziarie, creando un problema occupazionale per circa 160 lavoratori più l'indotto. In accordo con le Autorità Giudiziarie e con il proprietario del sito, in questa fase di emergenza e di ritardo programmatico della stessa Regione, si potrebbe riaprire l’impianto privato di Lucera e affidare al pubblico la gestione del conferimento della frazione umida dei comuni del foggiano. Così facendo, sarebbero tutelati i livelli occupazionali e si offrirebbe la possibilità ai comuni di non andare in sofferenza perché potrebbero conferire in quell’impianto circa 1.100 tonnellate al giorno di frazione umida”./