Politica Giunta S. Marco, Cicolella: 'Inquietanti le dichiarazioni del sindaco bisogna rendere giustizia alle donne competenti...' 19/01/2012
Giunta S. Marco, Cicolella: “Inquietanti le dichiarazioni del sindaco;
bisogna rendere giustizia alle donne competenti e impegnate”
“E’ a dir poco inquietante” la reazione del sindaco di San Marco in Lamis “che è anche parlamentare della Repubblica” alla sentenza del TAR Puglia che ha revocato il decreto di nomina della Giunta comunale a causa della violazione del “principio costituzionale della parità di genere negli organismi di governo”. Lo afferma la vice presidente della Commissione regionale Pari Opportunità Rosa Cicolella sostenendo “la trasversalità e il pluralismo politici del nostro agire istituzionale in difesa delle donne”.
“Di certo al sindaco di San Marco sfugge che il nostro intervento è conseguente alla segnalazione di una discriminazione da parte di istituzioni territoriali o cittadini, altrimenti non c’è la nostra legittimazione a promuovere ricorso giudiziario – spiega Cicolella – Tutte le segnalazioni giunte sono state vagliate collegialmente dalla commissione, in cui sono rappresentati tutti i gruppi consiliari regionali, prima di assumere la decisione di procedere o meno. Inoltre, i ricorsi della Commissione hanno interessato Comuni di ogni colore politico e di ogni zone della Puglia, a partire dalla Provincia di Taranto dove il presidente della Giunta, il Democratico Gianni Florido, rivisitò l’organismo di governo prima della pronuncia del TAR.
La revoca della Giunta di San Marco in Lamis – afferma la vice presidente della Commissione regionale Pari Opportunità – pur segnando un passo importante nelle battaglie che gli organismi di genere intraprendono in difesa dei diritti lesi alle donne della nostra regione, non esaurisce il compito di una vera azione di cambiamento nella nostra società in favore dell’assunzione di un’ottica di genere nell’agire pubblico. Bisogna lavorare affinché questi traguardi non siano, silenziosamente, vanificati con scelte pur di genere ma che non rendono giustizia alle donne competenti, impegnate, militanti.
Le donne non sono una questione o un problema sociale; né una minoranza da tutelare, giacché incarnano la maggioranza della popolazione italiana. Se vi è una ‘questione’ è quella di una politica caparbiamente maschile, perciò parziale, a fronte di una società prevalentemente femminile. Ecco perché tenere fuori le donne dai luoghi di decisione è un freno allo sviluppo del Paese.
Buttarla in politica come ha fatto il sindaco di San Marco in Lamis – conclude Rosa Cicolella – mortifica l’impegno delle donne, anche di quelle dell’UDC, che provano ad individuare ed attuare strumenti idonei a garantire quel ‘doppio sguardo’ che ha come obiettivo una città felice anche rimuovendo gli ostacoli che si frappongono alla presenza di donne capaci nelle istituzioni cittadine”.