Calcio Un Foggia senza orgoglio, quello umiliato in Coppa. Dodici i goal subiti dai rossoneri nelle ultime tre partite. 31/03/2012
Un Foggia senza orgoglio, quello umiliato in Coppa. Dodici i goal subiti dai rossoneri nelle ultime tre partite.
Momento davvero negativo , quello che sta vivendo il Foggia. Difficile, quasi impossibile andare alla ricerca di alibi dopo la sconfitta per 6 a 0 a la Spezia, nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Una debacle , è bene sottolinearlo, non giunta certo come fulmine a ciel sereno, ma figlia di una serie di concause che cercheremo sinteticamente di spiegare. Pesanti, in primis, le responsabilità della società che, attraverso le parole di Pasquale Casillo, si dichiara impossibilitata a proseguire nella sua gestione per mancanza di liquidità. All’orizzonte non sembra ci siano alternative di sorta, se non quella di un fallimento, salvo ingressi di soci, al momento non identificati, disposti ad accollarsi passività ed oneri vari, pur di non perdere la categoria. In arrivo, tanto per non farsi mancare nulla, ulteriori punti di penalizzazione in classifica per inadempienze economiche, come da rilevazione della CO.VI.SOC. negli ultimi controlli fiscali effettuati. La cosa, ovviamente, non depone a favore della serenità ( economica) di chi va in campo, che rischia di non percepire più il becco di un quattrino sino al termine della stagione. Ovvio, poi, che quest’ultima situazione debba venir affrontata con maggiore professionalità e rispetto per la maglia dai calciatori: giusto per fare un esempio, circa tre anni fa approdò in serie B il Crotone che, nell’intero arco della stagione, aveva pagato si e no uno stipendio ai propri dipendenti che , malgrado tutto, sotto la guida di un grande Moriero raggiunsero il traguardo del salto di categoria. Nel novero delle negatività, va infine inserito un problema stadio ( non a norma per inadempienze del comune di Foggia, proprietario dell’impianto), che non contribuisce certo ad invogliare all’investimento chi avrebbe una mezza intenzione di subentrare all’attuale proprietà. Un futuro, in definitiva, davvero problematico per il calcio cittadino, che potrebbe portare la gloriosa U.S. FOGGIA a cadere in un buco nero senza fondo. Domenica prossima, intanto, si prospetta un’altra gara difficile per i Satanelli, che scenderanno allo Jacovone a giocarsi col Taranto un derby sentitissimo da entrambe le tifoserie, per la storica rivalità che da sempre le divide. Novanta minuti che i padroni di casa vorranno a tutti i costi far propri, a tutela di quella seconda poltrona in graduatoria che, in caso di play-off , garantirebbe ai rossoblù una posizione di privilegio nella disputa degli spareggi con le avversarie. La motivazione principale di Botticella e compagni, dovrà essere quella di riappropriarsi della propria dignità professionale , provando a regalare ai propri (delusi) tifosi una delle poche soddisfazioni di questa scoraggiante stagione. Anche perché, gara di Coppa docet, bisogna tornare a giocare a calcio, non a…..tennis !!!!!!