Calcio L’arbitro Manganiello regalo pasquale al Taranto. Un Foggia ridotto in 9 uomini cede nella seconda parte ai rossoblù 03/04/2012
Dall’arbitro Manganiello regalo pasquale al Taranto. Un Foggia ridotto in 9 uomini cede nella seconda parte ai rossoblù.
Avrebbero voluto onorare al meglio la memoria del grande Franco Mancini, gli undici rossoneri scesi in campo domenica scorsa allo Jacovone di Taranto. Hanno davvero lottato con le unghia ed i denti Gigliotti e compagni, pur di riuscire a strappare un risultato positivo in riva allo Jonio. Lo stesso Mimmo Botticella, fraterno amico dello scomparso numero uno rossonero, si era esibito in una super parata già al settimo del primo tempo , riuscendo a neutralizzare un tiro dagli undici metri di Alessandro. Un rigore, quello battuto dai padroni di casa , assegnato con grande magnanimità dall’arbitro dell’incontro, sig. Gianluca Manganiello di Pinerolo, per una leggerissima quanto ingenua spinta del difensore Traorè ai danni dello stesso Alessandro, furbescamente lasciatosi cadere, rovinosamente, nell’area piccola. Inspiegabile la decisione del direttore di gara che, al posto dell’ammonizione per simulazione ai danni dell’atleta tarantino, sanzionava con un rosso diretto il terzino foggiano, in aggiunta al tiro dagli undici metri. Doveva stringere i denti il Foggia di Stringara , ridotto in inferiorità numerica di fronte ad un avversario forte e deciso a far propria la partita. Inaspettatamente però, forse galvanizzati dalla tranquillità del proprio portiere, ad andare in vantaggio erano i Satanelli. Al 24’, infatti, Defrel si guadagnava un calcio di rigore, dopo essere stato atterrato nell’area di rigore avversaria da Sosa, superato in dribbling dall’attaccante francese. Della trasformazione si incaricava il suo connazionale Gigliotti che freddava Bremec, spiazzandolo nettamente. Ancora protagonista, però, l’ineffabile sig. Manganiello che, in ossequio alla politica dei due pesi e delle due misure, sventolava solo il cartellino giallo sotto il naso del terzino rossoblù. Prima della fine del tempo, però, i padroni di casa rimettevano in equilibrio il match con un chirurgico colpo di testa di Coly, che non dava scampo all’incolpevole Botticella, su azione di calcio d’angolo. Nella seconda parte, un Foggia chiuso ancora più a riccio nella propria metà campo, a maggior ragione dopo una seconda discutibile espulsione ai danni dei rossoneri. A cadere questa volta sotto la scure dell’incredibile Manganiello, il capitano Perpetuini, incappato in un doppio giallo. Costretti gioco forza a rinserrare ulteriormente le fila per la doppia inferiorità numerica, i dauni si vedevano costretti a cedere le armi ai padroni di casa, in goal al ventottesimo con un forte tiro di Giorgino. Solo al 43’ arrivava un’espulsione anche per il Taranto che perdeva Sciaudone per proteste, ma il tempo per rimettere in piedi la gara era poco e le energie degli atleti in campo davvero al lumicino. Per il Foggia, ora, può diventare decisivo il turno infrasettimanale con la Spal, contro la quale, però , Stringara dovrà fare ancora una volta i conti con l’emergenza, viste le assenze per squalifica dei difensori Traorè e Cardin, oltre a quella di Perpetuini. Per i ringraziamenti , è ovvio , rivolgersi sempre all’arbitro Manganiello ed ai suoi collaboratori………
Arbitro: Gianluca Manganiello di Pinerolo 3.
1°Ass.: Giovanni Colella di Padova 4.
2°Ass.: Stefano Alassio di Imperia 4.
Note: Giornata primaverile. Terreno in ottime condizioni. Osservato un minuto di raccoglimento e Foggia col lutto al braccio per la morte dell’ex portiere, Franco Mancini. Spettatori 3.500 circa. Ammoniti: Sosa, Mendicino, Chiaretti (T), Gigliotti, Ferreira, Cardin (F). Espulsi al 7’ p.t. Traorè per fallo da ultimo uomo , al 12’ s.t. Perpetuini per doppia ammonizione e al 43’ s.t. Sciaudone per proteste. Allontanato al 12’ s.t. il dirigente del Foggia, Franco Altamura. Angoli: 7 - 1 per il Taranto. Recuperi: 1’ e 4’
Umberto della Martora
