Calcio A Terni i padroni di casa festeggiano la promozione. Il Foggia chiude la pratica salvezza. 02/05/2012
A Terni i padroni di casa festeggiano la promozione. Il Foggia chiude la pratica salvezza.
Non era certo quello di domenica scorsa, l’incontro che la Ternana doveva giocare lancia in resta. Gli umbri, infatti, già dopo il 2 a 0 inflitto alla Reggiana, avevano conseguito matematicamente la promozione in serie B. Quelli con i satanelli erano per loro solo 90 minuti da festeggiare con i propri tifosi, accorsi in massa al “Liberati” per questo meritato ritorno in cadetteria. Ben diverso lo stato d’animo di Gigliotti e compagni, che solo facendo risultato avrebbero evitato di soffrire fino all’ultima giornata, per conseguire l’agognata permanenza in Prima Divisione. Malgrado questo, la gara si incanalava subito lungo binari del tutto inaspettati: ad una supremazia territoriale degli uomini di Toscano, infatti, non c’era la risposta decisa dei ragazzi di Bonacina, che continuavano a mantenere ritmi di gara decisamente molto bassi, sperando , prima o poi, di piazzare una zampata decisiva, confidando nella velocità di Ferreira e nella potenza del francese Defrel. Il possesso palla continuo, però, dei rossoverdi, portava gli stessi a passare in vantaggio alla mezz’ora del primo tempo, grazie ad un rigore fischiato (giustamente) dal direttore di gara per un intervento falloso, nell’area piccola, di Lanzoni su Litteri. Si andava quindi al riposo con il vantaggio dei padroni di casa , affatto impensieriti da un Foggia che non riusciva ad imbastire azioni pericolose degne di nota. Alla ripresa del gioco, a complicare ulteriormente le cose per i rossoneri, provvedeva Meduri , fattosi scioccamente espellere per reiterate proteste nei confronti dell’arbitro. Come spesso accade sui campi di calcio , a questo punto paradossalmente chi era in vantaggio ed in superiorità numerica tirava parzialmente i remi in barca, convinto di aver centrato l’obiettivo, mentre il Foggia, grazie anche all’ingresso di Lanteri e di Reali, provava a giocarsi il tutto per tutto. Nell’ultima parte di gara, si raccoglievano i frutti con un goal di Defrel che, con un preciso diagonale dalla sinistra, regalava ai suoi il pari e la salvezza matematica. Al triplice fischio finale, festa per tutti, compreso il patròn Pasquale Casillo che, dopo aver seguito l’intera partita a bordo campo, abbandonava il terreno di gioco sorridente e soddisfatto. Ed è proprio da lui che ora il popolo rossonero attende risposte: dopo la conquista della permanenza in Prima Divisione, si chiedono garanzie sul futuro societario che diventa davvero difficile da gestire , se non ci saranno buone nuove sull’arrivo di capitali freschi ( con o senza l’attuale dirigenza), che possano assicurare programmi più ambiziosi e rispondenti alle esigenze della città.