Calcio Il punto sul Campionato di Prima Divisione Girone A 05/05/2012
Il punto sul Campionato di Prima Divisione Girone A
Con una gara ancora da giocare, Foggia finalmente salvo , anche matematicamente, grazie al pareggio conquistato a Terni, contro la già promossa squadra umbra. L’unica compagine che avrebbe potuto impensierire il Foggia, il Monza, si è data la classica zappa sui piedi cedendo le armi (0-2) sul proprio terreno contro un Pisa che, pur tranquillo in classifica, ha fatto sportivamente il proprio dovere. A tal proposito , va sottolineata , tra i brianzoli, il comportamento davvero poco professionale di Cristhian Tiboni, che ha rimediato dal giudice sportivo ben 4 giornate di fermo, per aver “volontariamente colpito con un calcio alla testa un calciatore avversario che si trovava a terra, provocandogli fuoriuscita di sangue”. Davvero deprecabile il gesto dell’ex centravanti rossonero , capace di trovare spazio sui giornali solo per tali inqualificabili azioni, piuttosto che per le reti segnate a favore del club che mensilmente gli corrisponde un lauto stipendio, per giocare a calcio e non a calci. In zona play-off, il Sorrento allunga decisamente sul Benevento, tenendo fuori ancora una volta i sanniti dai play-off, malgrado le grosse somme investite nel proprio club, annualmente, dal presidente Vigorito, ed i corposi “aiutini” della giustizia sportiva che, da una possibile retrocessione per illeciti cosumati sul campo, ha man mano diminuito la pena per i giallorossi, riducendola ad appena 2 punti di penalizzazione. Un’inezia, se vogliamo, rapportandola a penalizzazioni ben più pesanti, comminate ad altre squadre, Foggia compreso, per illeciti di tipo amministrativo. In coda alla classifica, retrocesso senza possibilità di appello il Foligno, mentre, tra quelle che si giocheranno la permanenza nella categoria con gli spareggi, sarà lotta serrata tra Pavia, Spal, Viareggio e Monza, oltre al Como che, con due lunghezze di vantaggio sui brianzoli, dovrà fare risultato sul campo amico, domenica prossima, contro una Ternana che potrebbe anche essere appagata dal traguardo raggiunto, oltre che distratta dagli inevitabili festeggiamenti di rito. In chiusura, ci sembra doveroso ricordare in Avellino – Taranto la prevedibile rabbia e l’inevitabile rammarico degli jonici che, senza i ben sette punti di penalizzazioni per ritardati pagamenti della società, occuperebbero la testa della graduatoria e non dovrebbero vivere l’incognita dei play-off per tentare il salto di categoria.