Finisce nello stesso modo in cui era iniziata l’avventura della nazionale italiana impegnata nei mondiali IAADS alle Isole Azzorre. Al Joao Paulo II si conclude con altre cinque medaglie, quattro oro e un argento (che portano a quindici il totale conquistato dalla selezione italiana), la terza ed ultima giornata di gare che regala emozioni incredibili.
Al pronti via la nazionale fatica con il settimo posto di Giovanna Tiano sui 200 piani, chiusi in 51’’95 e vinti dalla venezuelana Serrano.
A tenere alto il morale della truppa ci pensa poco dopo Silvia Preti, oro nel lancio del disco che l’atleta della Pol. Bresciana No frontiere fa volare a 12 metri e 61, distanza buona per centrare il nuovo record del mondo nella categoria mosaic. Secondo oro per la Preti dopo l’affermazione nel giavellotto.
Chi chiude in bellezza un mondiale da incorniciare è invece Giulia Pertile che, dopo l’oro sui 100 piani e l’argento nel giavellotto della prima giornata, si va a prendere la medaglia più pregiata anche nel salto in lungo, vinta ai danni della portoghese Susana Castro con un perentorio 2,43 in una gara decisa all’ultimo salto.
Michele Zugno, poco dopo, centra il secondo sigillo personale sugli 800 metri servendo il bis dopo l’argento del giorno prima sui 400 e chiudendo in seconda piazza una gara stravinta da Babajan Rozbayev (Turkmenistan), che fissa a 2’50’’90 il nuovo record mondiale di specialità. Ottimo comunque il 3’04’’59 del padovano.
Record mondiale e medaglia d’oro anche per Gabriele Festa che trionfa nei 1500 marcia al termine di una gara tirata e gestita alla grande dall’italiano; il lombardo chiude in quarta posizione il primo giro per poi cominciare piano piano a scalare posizioni fino alla volata finale, che lo vede sul rettilineo finale tenere a debita distanza il venezuelano Jose Vivas e il messicano Jesus Sanchez. 5’31’’44 il personale dell’italiano, nuovo uomo da battere.
Il quarto posto di Sara Galluzzi negli 800 marcia (6’55’’90) e l’ottavo di Pietro Ricci nella finale del peso, gare vinte rispettivamente dalla portoghese Silva e dal messicano Balaam (che in entrambe le competizioni rompono i precedenti primati mondiali), precedono l’apoteosi della staffetta 4x400.
Dopo l’affermazione nella 4x100, Casarin, Mancioli, Rondi e Zugno tirano fuori dal cilindro l’ultima gemma di questi mondiali: la prima frazione di Mancioli è perfetta fino al cambio con Casarin che, nonostante un piccolo errore, recupera il portoghese Henriques e lo supera all’altezza dei 200 metri passando a Rondi un testimone importante; l’atleta della Valcamonica è un fulmine nella sua frazione e l’ultima di Zugno diventa l’occasione per far sventolare bandiere italiane e volare verso un oro inaspettato, conquistato ai danni dei quotati portoghesi, ancora una volta abbattuti dal ciclone italiano.
La nazional - che migliorano i risultati della prima edizione e fanno entrare l’atletica nostrana nell’olimpo dei più forti.
La festa finale è l’occasione per ammirare un cielo bellissimo, tinteggiato di azzurro sopra Terceira!

Medaglie italiane:
ORO: 9
ARGENTO: 6
TOTALE: 15
Lancio del Peso femminile:
ORO CAT.MOSAIC: Silvia Preti (12,61)
Salto in lungo:
ORO: Giulia Pertile (2,43)
800 metri:
ARGENTO: Michele Zugno (3’04’’59)
800 marcia:
ORO: Gabriele Festa (5’31’’44)
4x400 maschile:
ORO: Luca Mancioli, Roberto Casarin, Gabriele Rondi, Michele Zugno (5’25’’88)