Puglia, Turismi&Enkgastronomia, concluso il workshop di Confcooperative e Federcultura Puglia

COSTRUIRE I PRODOTTI DIETRO L'ETICHETTA MIGLIORANDO COMPETENZE, QUADRO NORMATIVO, CONTROLLI DI QUALITÀ E SINERGIE TRA OPERATORI E ISTITUZIONI SI È CONCLUSO A TRANI IL WORKSHOP
“PUGLIA, TURISMI & ENOGASTRONOMIA: DALLE SINGOLE ECCELLENZE A UN SISTEMA DI RETE CONVINCENTE”
Una iniziativa di Confcooperative e Federcultura Puglia, realizzazione del Consorzio Puglia Turismi in collaborazione con Università Europea per il Turismo

Migliorare le competenze, alleggerire il quadro normativo, promuovere, in particolare all'estero, un prodotto integrato che sappia dare nuovo impulso all'occupazione e all'economia regionale. È una risposta per evitare che la Puglia faccia ancora flop all'estero. Come? La parola d'ordine è sinergia, tra imprese e tra istituzioni, ma sulla base di un nuovo modello di governance che invece di affidarsi alle alchimie della finanza, torni ad occuparsi della creazione seria di più prodotti turistici veicolati da un brand unico, che deve esprimere i valori dell'offerta pugliese, esaltando le peculiarità, ma combattendo gli individualismi. Perché se dietro l'etichetta non c'è niente o comunque non quello che si cerca di vendere o ancora un'offerta parcellizzata, il rischio è quello di bruciare in partenza un settore invece strategico e potenzialmente utile all'aumento del Pil regionale. Questo in sintesi il quadro delineatosi nel corso del workshop “Puglia, Turismi & Enogastronomia, dalle singole eccellenze a un sistema di rete convincente” tenutosi sabato nel Castello Svevo di Trani e organizzato da Confcooperative e Federcultura Puglia, il Consorzio Puglia Turismi, realizzato con il supporto scientifico dell'Università europea per il Turismo e il contributo di Comune di Trani, Provincia Bat, Camera di Commercio di Bari, Banco di Napoli, Oliveti d’Italia, Tormaresca e Merac (Mediterranean Reaserch Advances and Consulting). Lotta alle mistificazioni, consapevolezza e difesa del know how, innovazione e nuovi media, formazione di operatori, politici e cittadini sono gli strumenti di cui amministratori, imprenditori, economisti e operatori del settore turistico ed enogastronomico hanno sottolineato l'importanza fondamentale da una parte e la carenza dall'altra. "Per uscire da una stagnazione insopportabile che tra l'altro ha visto un saldo negativo del settore alberghiero registrato nei primi sei mesi del 2012 e che tiene lontana la Puglia dalla conquista della domanda estera", ha sottolineato il moderatore della giornata, Salvatore Messina, rettore dell'Università europea per il Turismo, "occorre effettuare un nuovo percorso basato sulla qualità della produzione e sulla trasparenza nella relazione con la domanda".
Di qui la doppia proposta di Francesco Redi (progettista europeo Università europea per il Turismo): la creazione di un team di giovani studenti-artisti che diventano ambasciatori della cultura pugliese all'estero e di un sistema integrato di promo-commercializzazione dal nome evocativo (Marco Polo), supportato da protocolli di produzione che garantiscano servizi e prodotti che verranno utilizzati dai turisti nella loro permanenza e dalla presenza di un soggetto terzo che controlla e garantisce la salvaguardia della qualità. "Marco Polo, insomma", ha affermato Redi, "si pone l'obiettivo di creare un network di eccellenze territoriali e fornire al turista informazioni verificate e aggiornate, nonché di sviluppare la trasparenza tra offerta e domanda turistica".
Il gioco di squadra interistituzionale, una maggiore e più incisiva presenza all'estero oltre che l'ottimizzazione della gestione della qualità di prodotto sono le indicazioni arrivate da Stefan Doempke, tedesco, docente universitario e coordinatore del Cultural Heritage without Borders.
Anche la farraginosità e l'inadeguatezza del quadro normativo ha le sue colpe. Lo ha sottolineato l'economista Nicola Rossi che spiega come "anche in ambito turistico occorre rispettare la dignità del lavoro, ma anche il lavoro deve rispettare le specificità dei processi produttivi". "Bando alle polemiche inutili", è l'invito rivolto da Giacomo Ruggeri, presidente del Consorzio Puglia Turismi, "Che la Puglia quest'anno non cresca non è un mistero e che non riesce ad attrarre turisti stranieri neanche. Nascondersi dietro un dito non serve. Adesso si tratta di superare gli individualismi e la posizione di retroguardia rispetto al resto del mondo che corre veloce, dando luogo a sistemi integrati che immettano in rete anche le eccellenze eno-gastronomiche, un segmento che tira, interessa, appassiona. Si tratta di istituire tavoli di vero partenariato tra imprenditori e istituzioni costituiti da persone competenti che creino linee di azione coerenti con gli obiettivi, perché le risorse pubbliche siano utilizzate al meglio".