Home page di Sportenews.it
Sportenews.it - il portale dello sport e delle news da Lucera nel Mondo
- Santo del giorno: S. Angelo martire
| Home | Collabora con noi | Pubblicità | Segnala evento
Direttore Responsabile Antonio Bruno Giornalista Professionista di Lucera (FG) IT
     
Soluzioni Mediaweb - Grafica Pubblicicataria web Agency
Video sportenews.it
Sondaggio
Segnala Evento
Collabora con noi
Pubblicità
Sondaggio
Chi vincerà il campionato di calcio 2019-2020
< RISPONDI AL SONDAGGIO >
- Tutti i sondaggi

centro gusto troia
 Calcio
 Basket
 Volley
 Ciclismo
 Arti marziali
 Tennis
 Scherma
 Atletica
 Motori
 Scacchi
 Altro
 Politica
 Cultura
 Attualità
 Sociale

 NEWS
Cultura
Interventi artistici alla Torre della Leonessa a Lucera
08/12/2007

C I V I T A S     A R T I S
TRE INTERVENTI ARTISTICI NELLA TORRE DELLA LEONESSA NEL CASTELLO SVEVO DI LUCERA

Progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Foggia, dalla Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo e Attività Culturali, dall’Assessorato alla Cultura Comune di Lucera e dal Centro Studi Mecenate di Lucera, in collaborazione con il CRSEC Foggia 30 – Lucera
Responsabile del progetto prof. Salvatore Lovaglio
Progetto incluso nell’ambito del “Programma delle Attività Culturali 2007/2009” della Regione Puglia, di cui all’art. 14 della L.R. 6/04.
Programma della rassegna
PIERO DI TERLIZZI - (Salvare le apparenze)
presentata dalla prof.ssa MARIA VINELLA
Dal 25 novembre al 06 dicembre 2007
Inaugurazione domenica 25 novembre 2007 ore 11.00
GERARDO DI FIORE - (Memorie sospese di un musicista di corte)
presentata dal prof. MASSIMO BIGNARDI
Dal 11 dicembre al 20 dicembre  2007  
Inaugurazione martedi 11 dicembre 2007 ore 11.00
ANTONIO MARIA PECCHINI - (Portopalo, f-174, Natale 1996)
presentata dal prof. CLAUDIO CERRITELLI
Dal 23 dicembre al 04 gennaio 2008
Inaugurazione domenica 23 dicembre 2007 ore 11.00
Allievi dell’Accademia di Belle Arti di  Foggia
Laura Papa, Paola Di Chiara e Francesca Loprieno
Orario: da martedì a domenica dalle 09.00 alle 14.00 nello spazio espositivo della Torre della Leonessa
Per informazioni: Prof. Salvatore Lovaglio tel. 368 3638290
                            Centro Informazione Turistica piazza Nocelli, 6 – Numero verde 800-76760
                            CRSEC Foggia-30 tel. 0881 540788
                               Daniela Corfiati tel. 3471740492
Come attestano le ricche vestigia del passato, la città di Lucera rappresenta un importante centro urbano della Puglia e dell’Italia meridionale per le sue bellezze architettoniche ed artistiche. La presenza nel proprio territorio di numerosi monumenti e siti archeologici di pregio inestimabile e risalenti ad epoche diverse, rende tale città particolarmente interessante sotto il profilo storico e culturale.
Il progetto CIVITAS ARTIS, attraverso un’azione sinergica tra Enti pubblici e soggetti privati operanti nel settore culturale, propone una rassegna di arte contemporanea in uno dei monumenti architettonici di Lucera più rappresentativi. La rassegna sarà infatti allestita nello spazio espositivo della Torre della Leonessa, l’antico mastio facente parte del complesso architettonico della Fortezza svevo-angioina. L’intento dell’iniziativa risiede nella volontà di offrire alla città una nuova e stimolante opportunità culturale attraverso la creazione di un laboratorio artistico permanente che sia in continuità con le esperienze avviate in precedenza e da collegare alla persistenza di un’attività di ricerca artistica e didattica sulla produzione d’arte contemporanea da radicare e far crescere nel territorio.
La rassegna - che vede come ente promotore capofila l’Accademia di Belle Arti di Foggia - mira a concentrare una maggiore attenzione sugli aspetti che coinvolgono la didattica e l’esportazione di modelli qualificati di formazione nel campo della creazione e promozione delle arti visive. A questo approccio innovativo che caratterizza la rassegna si deve la partecipazione all’evento culturale degli studenti degli istituti scolastici di primo e secondo grado che daranno la loro disponibilità ad entrare in rete con il progetto.
La rassegna è animata da tre artisti e curata da altrettanti critici d’arte ben noti sulla scena nazionale, con la partecipazione di tre giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Foggia. Gli artisti segnalati dai critici – di cui sono state allegate le schede di presentazione - realizzeranno gli interventi affrontando tematiche relative al dialogo interculturale tra i paesi del Mediterraneo e all’identità culturale locale. Inoltre le opere saranno concepite e proposte in una relazione funzionale al suggestivo spazio della Torre. Gli autori saranno coadiuvati dagli allievi dell’Accademia che potranno interagire e sperimentare un dialogo ravvicinato con i tre maestri durante le sessioni di esposizione.   
A consuntivo della rassegna, sarà pubblicato un esauriente catalogo generale in cui saranno documentati gli interventi artistici, riportate le presentazioni critiche delle opere e in cui sarà dato risalto anche al lavoro svolto dai talenti emergenti dell’Accademia di Foggia. Il volume sarà presentato a chiusura dell’iniziativa e sarà distribuito a riviste specializzate, gallerie e musei in modo da assicurare la divulgazione sul territorio nazionale delle opere esposte in rassegna e, allo stesso tempo, dare ampia visibilità ai luoghi teatro della manifestazione.

 

Memorie sospese di un musicista di corte
L'immagine, nella sua valenza di intuizione della forma affermata dall'espressione, resta il punto centrale dell'esperienza artistica di Gerardo Di Fiore o, meglio ancora, del suo ondeggiare tra il sentimento che la disegna nella conclusione di una forma e la sostanza di una materia assunta dallo scenario quotidiano, plasmata dagli eventi e dal tempo.
È un'immagine che lambisce la realtà, strappandole la patina di un abusato ready-made per essere scavo che s'insinua nei territori del mistero, negli abissi del magico, là dove la coscienza sprofonda: andare oltre la creta, la terra, verso materie semplici e composte. Spingere oltre i brandelli di ‘carne’ lasciati a pietrificare su tavolette di legno, affermati ancora dentro lo schema di metope, con figure ferme nel silenzio di concrezioni d'argilla, ancora informali; oppure negli agglomerati newdadaisti impastando nella forma nylon, plastica, legno a vinavil per approdare, nel pieno dell’inquietudine che attraversa gli anni Sessanta, alla solenne ironia della gommapiuma sospinta oggi verso scenari vertiginosi. Infine sarà il repertorio di oggetti della tecnologia che, di recente, impronta di rinnovata realtà le sue installazioni.
Sono ‘oggetti’ e ‘figure’ che ritornano nell’impianto dell’installazione inscritta nella magica aura della Torre della Leonessa, che ereditano ben poco dall'objet trouvé surrealista e che non celebrano l’enigma del visibile, l'affermarsi di corpi poetici del quotidiano, bensì aspirano a rimettere in gioco la capacità dello sguardo, spiazzandolo di volta in volta verso la realtà,  spingendolo nelle regioni nebbiose della mente ove – come nella trama di un racconto di de Mandiargues – i limiti che separano il verosimile dal fantastico si azzerano. Una centralità, quella dell'immagine, che si manifesta già nei bronzetti con i quali l'artista muove i primi passi sulla scena espositiva nazionale all'alba degli anni sessanta, per poi assurgere a motivo di una riflessione più profonda, orientata verso un'idea di scultura disposta ad accogliere l'esigenza boccioniana di definire un ponte "tra l'infinito plastico esteriore e l'infinito plastico interiore". Una scultura, quella di Di Fiore, che da quasi cinquant'anni continua a mettersi in gioco, rinnovando, di volta in volta, sia l'impianto formale, cioè operando sui dettati fondativi dell'idea di plastica, sia l'effettiva tenuta delle motivazioni che da sempre propongono una scultura non incline alla compiacenza mondana. Questa sua estrema aderenza all'idea di una forma che vive l'ansia della vita 'reale', marcata, a volte parossistica, sottende una profonda inquietudine che è poi il suo interrogarsi sul concetto di 'classico': è una riflessione che tiene a segnare una sempre più definita distanza dalle ricorrenti speculazioni linguistiche del critichese odierno, ma anche da quella critica che si rigira in un attardato 'esistenzialismo', divenuto comodo e facile nascondiglio di congenite incapacità, ossia di un mai cercato confronto con la realtà.
Massimo Bignardi

Gerardo Di Fiore
(Giugliano 1934). Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli e si diploma in Scultura. La sua attività espositiva inizia con la partecipazione al Premio Gemito a Napoli nel 1955 e alla Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma nel 1959 e nel 1963. Viene invitato al Premio Olivetti (a Napoli) nel 1960 e l’anno successivo partecipa al IX Premio Spoleto a Spoleto e alla collettiva Giovani artisti italiani di Napoli. Nel 1962 è presente al Premio Ministero della Pubblica Istruzione a Roma e l’anno seguente al V Concorso Internazionale del Bronzetto a Padova; nel 1964 partecipa alla Mostra Mercato tenuta a Palazzo Strozzi a Firenze. Del 1966 è la personale alla galleria Ferrari di Verona. L’anno successivo è presente alla mostra Scultori napoletani alla Galleria dei Due Mondi a Roma. In questi anni ha inizio per l’artista l’uso di materiali alternativi, tra i quali la gommapiuma con cui realizza l’opera Oggetto per un amore perduto (Recupero), esposta all’Art Work Shop di Positano nel 1970. Dal 1976 al 1979 è attivo nell'ambito del sociale, come dimostra l’esperienza condotta con l'A/Social Group nell’Ospedale Psichiatrico Frullone di Napoli, documentata poi alla Biennale di Venezia del 1976. Alla fine degli anni Settanta è impegnato con il gruppo Laboratorio Tre, con il quale nel 1979 è presente agli incontri di Martina Franca con due azioni sul territorio Simbiosi e Obelisco. Partecipa, sempre con Laboratorio Tre, alle performance Il lupo cerca Francesco nel perimetro urbano di Gubbio, nel 1979 e a I Santi uccideranno i Papi organizzata al Centro Internazionale di Brera a Milano nel 1980. Del 1982 è la presenza all’interno della collettiva Immaginario Riflesso allestita al Museo Provinciale di San Benedetto a Salerno; l’anno successivo partecipa alla rassegna Confronto in Scultura presso gli Antichi Arsenali di Amalfi. Nel 1984 espone nella collettiva Scultura Incisa presso la galleria Il Campo di Cava de’ Tirreni e nella mostra De Sculptura: Miti e Riti presso il Centro Studi Posillipo di Roma, nel 1988 viene invitato alla Biennale del Sud allestita all’Accademia di Belle Arti di Napoli ed alla mostra Napoli Scultura presso il Palazzo Reale di Napoli.  Del 1991 è la sua presenza alla mostra The Modernity of Lyrism alla Gummesons Konstgalleri di Stoccolma; nel 1998 espone all’interno di Arie mediterranee al Medalhavs Museet della stessa città, entrambe curate da Massimo Bignardi. Del 2000 è la personale allestita presso la Chiesa di San Francesco a Como; del 2004 è la presenza a Corpi e Materie. La scultura in Campania negli ultimi vent’anni, promossa dal Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi e curata da Ada Patrizia Fiorillo; del 2007 è la personale alla galleria Franco Riccardo di Napoli. Nel 2006 tiene un incontro-conferenza nell’ambito della rassegna Arte e impegno, curata da Stefano Taccone, tenutasi all’Agenzia Arte Contemporanea di Napoli, mentre del 2007 è la mostra antologica promossa dal Fondo Regionale d’Arte Contemporanea FRAC-Baronissi, curata da Massimo Bignardi e Ada Patrizia Fiorillo.


comunicato
Stampa pagina Stampa pagina - Indietro Torna indietro

spazio disponibile
 
SPAZIO DISPONIBILE
 
 
monti dauni da scoprire


© SporteNews.it - Il Portale della Capitanata - Tutto lo sport e le news di Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera e della Puglia
Testata giornalistica Registrata al Tribunale di Lucera - R.P. 6/2004 - Direttore responsabile: Antonio Bruno Giornalista professionista
71036 Lucera (FG) - Puglia IT - cel. 39 329 0631854


una realizzazione Soluzionimediaweb.it

   
Mediaweb Grafica - Lucera (FG) Agenzia pubblicitaria - Mediaweb Grafic - Lucera FG