Felice Infante tra i primi della categoria Master a Berlino
Dopo la bella prestazione di qualche mese fa alla maratona di Barcellona, Felice Infante si è ripetuto alla 36^ Maratona di Berlino di domenica, 20 settembre, dove ha corso una gara a dir poco straordinaria, piazzandosi tra le prime posizioni nella categoria Master e meritando, per il suo exploit, l’attenzione del quotidiano Berlin Morgenpost che gli ha dedicato un articolo. Neanche il tempo di disfare le valigie che Felice è già pronto per un’ulteriore grande avventura, parteciperà infatti, per la quinta volta, alla madre di tutte le maratone, quella di New York, giunta alla 40^ edizione, che si svolgerà il 1° novembre. Nella Grande Mela, il nostro atleta prenderà parte anche a tante iniziative collaterali alla maratona e quella più emozionante sarà, senza dubbio, la partecipazione, con una ristretta delegazione di atleti, al Gran Gala dell’Unicef che si terrà nella Delegates Dining Room del Palazzo di vetro dell’ONU, in occasione del quale, la somma raccolta dagli atleti italiani, verrà consegnata all’Ambasciatore permanente all’ONU per i progetti scolastici in Nuova Guinea Bissau. “Nella mia lunga carriera sportiva, tante sono state le emozioni ma la presenza in un posto così importante come il Palazzo dell’ONU e per una causa così importante, riempie d’orgoglio me e, credo, tutti i foggiani, questo il commento dell’emozionatissimo Felice Infante che aggiunge: “Sarò il primo foggiano della storia, ad entrare al Palazzo di Vetro”. Della Maratona di New York, cosa dire che non è già stato detto? E’ la prima maratona al mondo e il suo percorso attraversa tutti i quartieri della città: Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan fino ad arrivare a Central Park. Lungo tutti i 42 km, ci sono oltre 2 milioni di persone che applaudono ed incitano gli atleti generando uno spettacolo indescrivibile. E’ il sogno di ogni atleta. Alla maratona si iscrivono 150.000 atleti ma solo 40.000 sono i fortunati che riescono ad ottenere il pettorale. La ragione di questa selezione è da ricercare nella sicurezza soprattutto del ponte di Verrazzano, luogo della partenza, che altrimenti crollerebbe. Gli atleti italiani indosseranno la divisa della gara con il logo dell’Unicef.
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