Calcio Scommesse Russia 2018: č tempo di polemiche
E' già febbre da Mondiale, tantissimi sono stati coloro che hanno seguito le qualificazioni per i Mondiali Russia 2018 ed ora nonostante manchino ancora quasi 2 anni è già tempo di scommesse.
Tantissimi sono coloro che in questo girone di qualifica hanno puntato bene o male ma le scommesse non si fermeranno e continueranno sino al 2018, c'è tempo di giocare e scegliere le squadre su cui “Investire”.
Nonostante la tendenza tutta italiana al gioco online è anche vero che in queste ore iniziano a fioccare le polemiche.
E' questione di questi giorni l'intervento della associazione AND-Azzardo e Nuove Dipendenze che si è schierata totalmente contro l'idea di inserire nella maglietta dell'Italia lo sponsor di una nota agenzia di scommesse online.
L'associazione è nota per aver promosso diversi progetti di prevenzione e contrasto alla ludopatia ed in un comunicato trasmesso alle maggiori redazioni nelle scorse ore ha spiegato la sua contrarierà ad unire la maglia azzurra con il gioco d'azzardo, questo in un quadro di lotta costante agli eccessi di gioco che come ben sappiano non fanno bene a nessuno né alle tasche dei cittadini tanto meno alla propria salute.
Secondo l'associazione infatti si tratterebbe di un vero e proprio “conflitto” il calcio è un gioco sano e una sponsorizzazione simile potrebbe ledere agli “scopi sportivi alla base della nostra Nazionale”, nei fatti, secondo quanto si legge si andrebbe a creare confusione tra “ un’attività che l’Oms definisce “sana” (lo sport giocato) con una che lo stesso Oms include tra quelle che possono dare luogo ad una delle forme di dipendenza più subdole, il “disordered gambling” tra l'altro il calcio è molto seguito anche dai minori, va da sé che una sponsorizzazione simile sarebbe molto pericolosa.
Nel nostro territorio il gioco d'azzardo e le scommesse piacciono parecchio, lo ha recentemente dichiarato l’avvocato Attilio Simeone in qualità di coordinatore nazionale di “Insieme contro l’azzardo”, circa ““Il 25 per cento dei giovani delle scuole superiori della Puglia, di età compresa fra 15 e 19 anni, dichiara che il gioco d’azzardo può essere una fonte di reddito“. I dati possono essere allarmanti se si pensa alla presenza di macchinette nei locali pubblici dove spesso i controlli sull'età dei giocatori vengono elusi facilmente cosa diversa è comunque per chi gioca online e sopratutto per chi scommette.
Dì per sé la scommessa è differente, è infatti fatta da un pubblico appassionato di sport che segue partite e altro genere di incontri sportivi, non è quasi mai casuale ma è spesso studiata quasi a “tavolino” la ricerca della vincita è si spasmodica ma non è mai compulsiva come quella che invece viene proposta dalle slot.